- I principali investimenti effettuati attraverso il Fondo Sofinnova Telethon sottolineano l'impegno della società di venture capital nel promuovere un fiorente ecosistema biotecnologico italiano
- AAVantgarde Bio, Alia Therapeutics e Borea Therapeutics stanno sviluppando nuove promettenti terapie per malattie genetiche rare.
Milano, Italia – 30 giugno 2021 - Sofinnova Partners, una delle principali società europee di venture capital nel settore delle scienze della vita con sede a Parigi, Londra e Milano, ha annunciato oggi tre nuovi investimenti del Sofinnova Telethon Fund, il suo fondo dedicato agli investimenti nelle malattie genetiche rare. Le startup, AAVantgarde Bio, Alia Therapeutics e Borea Therapeutics, stanno sviluppando nuove promettenti terapie per malattie genetiche rare.
Graziano Seghezzi, Managing Partner presso Sofinnova Partners, ha commentato:
Questi investimenti segnano un passo importante nella nostra missione di sostenere l'eccellente ricerca scientifica dei centri accademici e di ricerca italiani. Evidenziano inoltre l'eccezionale flusso di nuove opportunità di investimento nel biotech italiano e l'importante ruolo che il venture capital svolge nel consentire a trattamenti innovativi di raggiungere pazienti affetti da malattie rare e genetiche che oggi hanno pochissime opzioni terapeutiche."
Il Fondo Sofinnova Telethon è il più grande fondo interamente dedicato alle biotecnologie in Italia. Il team è guidato dalle specialiste di trasferimento tecnologico Lucia Faccio e Paola Pozzi, partner di Sofinnova Partners, con sede nell'ufficio di Milano.
I tre nuovi investimenti seed, per un totale di 6 milioni di euro, sono in linea con la strategia di investimento del fondo, che mira a ricercare e sostenere la migliore scienza italiana e gli imprenditori più promettenti per sviluppare aziende di livello mondiale nel campo delle malattie genetiche rare.
AAVantgarde Bio, con sede a Milano, sviluppa terapie geniche per i disturbi ereditari della retina. Il fondatore, il professor Alberto Auricchio, è uno scienziato altamente riconosciuto e un pioniere nel campo della terapia genica. La tecnologia dell'azienda si basa sulle piattaforme esistenti basate su AAV, o virus adeno-associati, che sono la principale tecnologia di vettori virali utilizzata nelle applicazioni di terapia genica. Le piattaforme esistenti basate su AAV sono state limitate dalla capacità dei vettori di trasferire geni di grosse dimensioni, e AAVantgarde Bio risponde a questa sfida consentendo la consegna di geni di grandi dimensioni a tessuti e cellule in vivo. L'azienda è uno spin-off del TIGEM, un istituto di ricerca internazionale con sede a Napoli, di proprietà e gestito dalla Fondazione Telethon.
Alia Therapeutics, con sede a Trento, sta sviluppando una medicina di nuova generazione basata su CRISPR per approcci più sicuri di editing genico on-target in vivo per il trattamento della degenerazione retinica. Alia è uno spin-off dell'Università di Trento ed è stata accelerata presso BiovelocITA, il primo acceleratore italiano di biotecnologie co-fondato nel 2015 da Sofinnova Partners e da due imprenditori seriali, Silvano Spinelli e Gabriella Camboni. Si tratta della seconda società emersa dall'acceleratore, dopo il successo di Enthera Pharmaceuticals, un'altra startup italiana che fa parte del portafoglio di Sofinnova Partners. A questo round di finanziamento hanno partecipato anche BiovelocITA, Indaco Venture Partners e un gruppo di investitori italiani riuniti da Banor SIM e Banca Profilo.
“Pozzi, Partner di Sofinnova Partners, membro del Consiglio di amministrazione di AAVantgarde Bio e partner di Alia Therapeutics, ha commentato: "Siamo lieti di sostenere queste startup biotecnologiche innovative nel loro percorso di avanzamento di programmi promettenti verso lo sviluppo preclinico e clinico. Entrambe le aziende dispongono di team scientifici altamente qualificati con competenze riconosciute a livello mondiale nel campo della terapia genica e dell'editing genico. Confidiamo nel potenziale di queste aziende per affrontare i limiti delle terapie esistenti e sviluppare trattamenti per malattie che oggi non hanno soluzioni adeguate"
Borea Therapeutics, con sede a Milano, sta portando avanti una nuova generazione di terapie geniche che consentirebbero di colpire tessuti e cellule specifici. La tecnologia innovativa dell'azienda potrebbe consentire ai vettori virali di raggiungere aree come il sistema nervoso centrale (SNC) e il sistema nervoso periferico (PNS), aprendo così le porte a nuove opzioni terapeutiche. Borea Therapeutics è stata co-fondata dal professor Paul Heppenstall e dall'European Molecular Biology Lab (EMBL), un'organizzazione di ricerca intergovernativa con sei siti di ricerca in tutta Europa, tra cui uno a Roma. Le attività di ricerca dell'azienda sono svolte in collaborazione con la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), un centro scientifico di eccellenza a Trieste.
Faccio, partner di Sofinnova Partners e membro del Consiglio di amministrazione di Borea Therapeutics, ha commentato: "Uno dei principali limiti della terapia genica è la difficoltà di colpire selettivamente cellule o tessuti specifici. La tecnologia di Borea Therapeutics ha il potenziale per individuare tessuti e cellule specifici, il che consentirebbe di utilizzare dosi inferiori, rendendo il trattamento più sicuro ed efficace per i pazienti. Questa potrebbe essere la prossima svolta nella terapia genica.
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